I Disturbi del Comportamento Alimentare più diffusi e studiati sono l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa. Essi sono frequenti tra i pazienti Borderline (soprattutto tra le donne) probabilmente a causa della funzione assunta dal disturbo alimentare nella gestione delle emozioni: astenersi dal cibo, abbuffarsi, o vomitare sono strategie spesso utilizzate dal Borderline per distrarsi o contenere le emozioni dolorose.
Caratteristica comune ad entrambi i disturbi è la presenza di una distorsione nella percezione del peso corporeo e della propria immagine; la variante più grave di quest’ultima caratteristica viene definita Disturbo di Dismorfismo Corporeo o “Dismorfofobia”, e comporta eccessiva preoccupazione per una caratteristica fisica, immaginata o esagerata (spesso seno, cosce, fianchi per le donne e torace, addome, genitali, capelli per gli uomini).
L’Indice di Massa Corporea(BMI) è il parametro più importante per verificare l’entità delle conseguenze fisiche di questi disturbi, ponendo come limite minimo un BMI inferiore a 17,5. Il BMI si calcola dividendo il proprio peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri (Es. se sono alto 1,70m e peso 60Kg, il calcolo sarà: 60 / (1.7 x 1.7) = BMI 20.8)
Caratteristico dell’Anoressia Nervosaè il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale, solitamente attraverso l’assunzione di quantità di cibo sempre più limitate, spesso associata a intensa attività fisica. Ciò determina frequentemente nelle donne effetti sistemici come l’interruzione del ciclo mestruale.
La diffusione dell’Anoressia fra le donne è di circa lo 0,5% (negli uomini è molto più rara), anche se è probabile che tale dato sia fortemente sottostimato.
La Bulimia Nervosaè caratterizzata da ricorrenti “abbuffate”, spesso seguite da condotte compensatorie, come il vomito autoindotto, l’assunzione di lassativi, diuretici o altri farmaci volti a controllare l’aumento di peso, in presenza di autostima fortemente condizionata dalla forma e dal peso corporeo.
La diffusione della Bulimia tra adolescenti e giovani adulti di sesso femminile è di circa l’1-3% e notevolmente inferiore nei maschi (anche in questo caso probabilmente sottostimata).
La psicoterapia cognitivo-comportamentale e la terapia sistemico-familiare sono considerate come gli interventi privilegiati per i disturbi alimentari.